L’articolo 17 del GDPR, cioè il regolamento sulla protezione dei dati personali al paragrafo 1, stabilisce quali sono i principi generali per poter richiedere la cancellazione dei delle informazioni personali dai motori di ricerca, come Google, di seguito elencati:
I dati personali non sono più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o altrimenti trattati.
Questa disposizione consente a un interessato di chiedere la deindicizzazione delle informazioni personali che lo riguardano rese accessibili per un periodo superiore a quello necessario per il trattamento ad opera del fornitore del motore di ricerca. Nell’ambito del diritto di chiedere la deindicizzazione, deve essere raggiunto un equilibrio tra la tutela della vita privata e gli interessi degli utenti di Internet ad avere accesso all’informazione
L’interessato revoca il consenso su cui si basa il trattamento;
In questo caso il fornitore del motore di ricerca si sarebbe avvalso del consenso dell’interessato quale base legale per il trattamento. L’articolo 17, paragrafo 1, del RGPD solleva infatti la questione della base legale del trattamento utilizzata da un fornitore del motore di ricerca per produrre i risultati del motore di ricerca, tra cui i dati personali.
L’interessato esercita il diritto di opporsi al trattamento dei suoi dati personali ai sensi dell’articolo 21, paragrafi 1 e 2, del RGPD;
Il diritto di opporsi al trattamento e? stato previsto dall’articolo 14 della direttiva e ha costituito un fondamento giuridico delle richieste di deindicizzazione sin dalla sentenza Costeja.
I dati personali sono stati trattati illecitamente;
Il concetto de quo deve interpretarsi estensivamente quale violazione di una disposizione di legge diversa dal RGPD. Tale interpretazione deve basarsi su elementi oggettivi alla luce del diritto o della giurisprudenza nazionali. Per esemplificare, una richiesta di deindicizzazione e? accolta laddove l’indicizzazione e? stata vietata espressamente da un’ordinanza del Tribunale.
La cancellazione adempie un obbligo legale
La necessita? di adempiere un obbligo legale può derivare da un’ingiunzione, da una espressa previsione del diritto interno o dell’Unione in quanto sussiste un «obbligo legale alla cancellazione» o dalla semplice violazione del periodo di conservazione da parte del fornitore del motore di ricerca.
I dati personali sono stati raccolti relativamente all’offerta di servizi della società dell’informazione a minori
La direttiva del Consiglio, dell’8 giugno 2000, fornisce una definizione ampia e ambigua del concetto di «offerta diretta di servizi della societa? dell’informazione». Essa indica soprattutto che questi servizi «abbracciano una vasta gamma di attivita? economiche svolte in linea (on line)», ma specifica che non si tratta esclusivamente di «servizi che portano a stipulare contratti in linea ma anche di servizi non remunerati dal loro destinatario, nella misura in cui costituiscono un’attivita? economica, come l’offerta di informazioni o comunicazioni commerciali in linea o la fornitura di strumenti per la ricerca, l’accesso e il reperimento di dati», definendo poi i criteri di un’attivita? economica.
Diritto a cancellare risultati personali da Google
Per eliminare i risultati personali da Google, lo stesso motore di ricerca mette a disposizione un modulo atto alla rimozione dei contenuti personali, il quale una volta compilato in ogni sua parte verrà inviato direttamente al Team di Google LLC.
Google avrà comunque il non facile compito di valutare la richiesta di rimozione dei dati da parte dell’interessato, la quale potrà essere accolta, con la conseguente rimozione o deindicizzazione dei dati personali, oppure rigettata perché non vi sono abbastanza informazioni per consentire al Google di determinarsi, i contenuti sono già stati rimossi ovvero Google non ritiene di dover procedere alla cancellazione dei contenuti pregiudizievoli poiché in un’ottica di bilanciamento, il diritto all’oblio soccombe rispetto a quello di interesse generale della collettività ad essere informata riguardo una vicenda.
I fattori che possono portare altresì al rigetto della richiesta possono essere: la notorietà della persona interessata, quale personaggio che fa o ha fatto parte della vita politica, o di particolare notorietà per cui è necessario che la comunità venga informata rispetto alle vicende a lui accadute. Per leggere qualche provvedimento di diniego clicca qui.