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Come inviare un Reclamo al Garante Privacy, tutto quello che c’è da sapere

Il Garante Privacy è un’Autorità amministrativa indipendente preposta ad assicurare la protezione dei diritti e delle libertà fondamentali nonché il rispetto della dignità sempre rispetto al trattamento dei dati personali. Per fare un esempio il garante si occupa dei provvedimenti riguardanti il diritto all’oblio, sciogliendo spesso dubbi interpretativi chi può richiedere la rimozione e su cosa può essere effettivamente rimosso, sempre contemperando gli interessi contrapposti tra diritto all’interesse pubblico della notizia pubblicata e diritto del singolo che richiedere il provvedimento. Il reclamo al Garante per la Privacy è di fatto uno strumento che consente al soggetto che ne abbia interesse a rivolgersi direttamente con la stessa Autorità al fine di farla intervenire per fare i propri interessi. Lo stesso è preposto all’accertamento ed alla sanzione rispetto violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali ai sensi dell’art. 77 del Regolamento UE 2016/679 e artt. da 140-bis a 143 del GDPR.

Soggetti che sono preposti alla presentazione del reclamo 

Il reclamo, secondo quanto stabilito dallo stesso Garante su questa pagina, può essere presentato direttamente dall’interessato o, laddove lo decida, dal proprio legale munito di procura. È possibile che il reclamo possa essere mandato attraverso le c.d. azioni collettive attraverso un organismo, un’organizzazione o un’associazione senza scopo di lucro. Per tali ipotesi, è necessario assegnare una procura speciale che dovrà essere poi depositata alla sede del Garante o tramite pec allegando a questa tutta la documentazione utile per la valutazione del reclamo presentato. 

Come inviare il reclamo

Il reclamante può inoltrare il reclamo con la modalità indicate dallo stesso organo autoritativo, dunque o la consegna a mano dell’atto agli Uffici del Garante all’indirizzo successivamente indicato, oppure il soggetto interessato a proporre il reclamo può inoltrare una raccomandata A/R indirizzata all’indirizzo, che è poi lo stesso dove dovrà recarsi fisicamente nel caso di consegna a mano: 

Garante per la protezione dei dati personali, Piazza Venezia, 11 – 00187 Roma. 

Le modalità non finiscono qui, infatti per chi avesse un indirizzo pec, e qui si riferisce al Legale del soggetto interessato, potrà inoltrare il reclamo a mezzo pec con destinatario protocollo@pec.gpdp.it.  Sia il reclamo che la procura, nel caso in cui il soggetto si faccia rappresentare da un Avvocato, dovranno essere sottoscritti con firma autenticata digitale o autografa. Siffatto caso, al reclamo dovrà essere allegata copia di un documento di riconoscimento dell’interessato/a in corso di validità.

La struttura del reclamo

Nella prima parte del reclamo dovranno essere forniti necessariamente i seguenti elementi:

– la dichiarazione di residenza in uno stato membro;

– gli estremi identificativi del titolare del trattamento;

– laddove conosciuti, gli estremi identificativi del responsabile del trattamento;

– l’indicazione dettagliata dei fatti e della circostanza su cui l’atto di reclamo si fonda, nonché le eventuali richieste già rivolte al Titolare del trattamento sulla questione;

– le disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 e del Codice in materia di protezione dei dati personali che si assumono violate.

Colui che vuole mandare il reclamo dovrà, a questo punto, indicare le richieste da proporre al Garante ed anche gli elementi allegati allo stesso. Infine, dovrà essere apposta la data e la sottoscrizione e si potrà procedere con l’inoltro in base alla modalità prescelta.

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