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Come presentare telematicamente un ricorso alla commissione tributaria

La commissione tributaria è un organo giurisdizionale che giudica in tutte quelle controversie che hanno ad oggetto la materia tributaria. Questa ha competenza rispetto alle controversie che hanno ad oggetto i tributi di ogni genere anche se diversamente nominati.

La normativa in merito alla Commissione Tributaria

La normativa che regola la Commissione Tributaria è quella identificata dall legge n. 130 che, appunto, contiene tutta la riforma della giustizia tributaria. Siffatte norme sono state introdotte postume ed hanno definito alcune novelle che hanno un campo di applicazione differenze rispetto al codice previgente, come ad esempio le novità che intervengono sui testi normativi di disciplina della giustizia fiscale, si faccia l’esempio concreto del decreto legislativo n. 545/1992, che è dedicato interamente agli organismi giudicanti, ed il decreto legislativo n. 546/1992 operante in merito al funzionamento del processo tributario in senso stretto.

Per concludere il quadro generale rispetto all’organo di giurisdizione tributaria si dichiara che siffatte Corti di Giustizia Tributaria di primo grado sono presenti su tutto il territorio, ed in particolare in tutte le province. Invece, le Corti di Giustizia Tributaria di secondo grado sono presenti in ciascun capoluogo di regione e, come è agevole supporre, hanno ad oggetto il giudizio di secondo grado e dunque si occupano della revisione delle sentenze emesse dalle Corti di primo grado.

Come fare il ricorso alla commissione Tributaria

Il ricorso alla Commissione tributaria deve essere proposto, a pena di non ammissibilità, entro sessanta giorni dalla data di notifica dell’atto contro cui si vuole ricorrere. In caso di rigetto, nche tacito, della restituzione di tributi ovvero delle sanzioni pecuniarie ed anche degli interessi o altri accessori non dovuti, può essere proposto abche dopo novanta giorni dalla domanda di restituzione ai sensi dell’art. 21, D. Lgs. n° 546/92.

Cosa deve contenere il ricorso alla Commissione Tributaria

Il ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado deve contenere, e qui si richiama il c.d. portale della giustizia tributaria, l’indicazione (art 18, D. Lgs. n°  546/1992 : sito esterno banca dati CERDEF e art. 14, comma 3 bis,  D.P.R. n° 115/2002: sito esterno banca dati CERDEF):

-della Corte cui è diretto;

-del ricorrente e del suo legale rappresentante, della relativa residenza o sede legale o -del domicilio eventualmente eletto nel territorio dello Stato, nonché del codice fiscale e dell’indirizzo di posta elettronica certificata;

-dell’ufficio nei cui confronti il ricorso è proposto;

-dell’atto impugnato e dell’oggetto della domanda;

dei motivi.

In ogni caso, oggettivamente, siffatto ricorso ha l’obbligo di indicare al suo interno sia il valore della causa e dovrà necessariamente contenere la procura ad un difensore o a un soggetto abilitato all’assistenza legale.

Una novità è quella della notifica del ricorso a mezzo pec, invero questa notifica telematica è diventata obbligatoria dal 1° luglio 2019, a seguito, come anticipato, delle modifiche dell’articolo 16-bis del D. Lgs. n° 546/92 apportate con il D.L. n° 119/2018, convertito nella legge 17 dicembre 2018, n° 136. Per presentare il ricorso a questo link è possibile visionare la modulistica che poi può essere scaricata e depositata presso il portale giustizia tributaria, servendosi della chiave di accesso al portale dei servizi telematici.



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