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Come si scrive una rettifica ad una testata giornalistica

Spesso capita che alcuni giornali riportino delle notizie inesatte che ci riguardano, per cui occorre adoperarsi per ristabilire una corretta informazione. La notizia inesatta, oppure obsoleta riportata sul giornale può contribuire, insieme alla diffusione della medesima, ad innescare un grave rischio per l’interessato, cioè quello di vedersi macchiata la reputazione online, la quale si riverbera poi sotto il profilo professionale e sociale del soggetto. La legge sulla stampa, di preciso la nr. 47/1948 all’art. 8 prevede l’obbligo per la testata giornalistica di pubblicare “la rettifica dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità”. La lettera di rettifica, serve a contribuire al beneficio del diritto all’oblio vantato da un soggetto, il quale può chiedere la rettifica ovvero la cancellazione della notizia, laddove questa sia falsa o non totalmente veritiera. Si ricordi in ogni caso che commette reato il direttore del giornale, anche online, che non vigili sulla continenza e sulla veridicità della notizia pubblicata sul proprio quotidiano, non essendo, per l’ordinamento italiano, subordinabile il diritto all’immagine di una persona rispetto ad una notizia falsa o non veritiera.

Le valutazioni da fare prima di scrivere una lettera di rettifica al giornale

La prima cosa da fare è quella di valutare se la precisazione sia veramente necessaria: spesso la rettifica o la smentita è, infatti, una notizia data due volte, perché viene riportata nuovamente all’attenzione una notizia che potrebbe anche essere passata inosservata, e dunque fornendo la lettera di precisazione de quo, magari si stimola una contro risposta da parte del giornale al momento della pubblicazione. In alcuni casi, potrebbe essere più utile un chiarimento diretto con il giornalista autore dell’articolo e magari concordare un articolo riparatore, che sicuramente avrà più visibilità della rettifica, spesso relegata alle pagine più interne e nascoste del giornale. Ancora è sempre necessario contattare il webmaster, che è il proprietario della pagina all’interno della quale la notizia viene pubblicata.

Come scrivere una rettifica

Fatte, quindi, le opportune valutazioni, come fare a scrivere una lettera di rettifica? Le regole sono semplici. Innanzitutto occorre impaginare la lettera di precisazione evidenziando il mittente in alto a sinistra e il nome del direttore responsabile della testata giornalistica in alto a destra. Successivamente, occorre esplicitare sin dall’inizio e con precisione l’articolo ritenuto lesivo o non corretto. Ad esempio: “Egregio direttore, in riferimento all’articolo dal titolo “il diritto all’oblio”, pubblicato oggi sul giornale da lei diretto, desideriamo fornire alcune precisazioni. Ovvero è possibile usare anche la formula: “Egregio direttore, l’articolo dal titolo “Il diritto all’oblio”, pubblicato il giorno e mese a pag. x sul giornale da lei diretto riporta dei fatti che non corrispondono alla realtà.” A questo punto è necessario spiegare le motivazioni per cui l’articolo non sarebbe corretto, cercando di essere il più chiari ed esaustivi, ed allo stesso tempo evitando di dilungarsi troppo. Alla fine della lettera di precisazione, o nel caso nel testo della mail, è opportuno citare la legge che regola il diritto di rettifica, con preghiera di pubblicazione, ai sensi dell’art. 8 della legge n. 47/48. Sul sito del Garante privacy, essendo la rettifica una delle possibilità di adire il diritto all’oblio e di cancellare o quanto meno aggiornare notizie pregiudizievoli, vi è un modello da cui è possibile prendere spunto per una buona riuscita della lettera di rettifica, clicca qui per prenderne conoscenza. Consigliamo, in ogni caso, che per una maggiore riuscita della finalità per cui è scritta la lettera di rivolgersi sempre a professionisti del settore ed ad un Legale.

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