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Deindicizzazione GDPR

La legge GDPR sulla deindicizzazione è molto chiara: il diritto alla deindicizzazione è ovviamente recente, introdotto mediante il Regolamento UE sulla protezione dei dati personali. Molti sono i nuovi termini con cui veniamo a contatto, come il diritto all’oblio, oppure la cybersecurity. C’è un nuovo modo di vivere internet, che può essere positivo o negativo, in base all’uso che se ne fa. Di base, il diritto all’oblio non chiede l’eliminazione di un contenuto, bensì la sua deindicizzazione dai motori di ricerca: mediante una singola parola chiave, potremmo trovare dunque dei contenuti presenti sul web da rimuovere. Il GDPR, dunque, ha il compito di tutelare i cittadini europei.  Quando i motori di ricerca ricevono una richiesta per il diritto all’oblio, possono accettarla o rigettarla. Nel caso in cui l’accettino, deindicizzano un contenuto: mediante dunque la parola chiave di ricerca specificata, il risultato non apparirà più sui motori di ricerca. Diverso il caso in cui, invece, si desidera eliminare definitivamente un contenuto, poiché in quel caso si richiede l’intervento del proprietario del sito.

Come deindicizzare Url

Per deindicizzare un URL, è necessario rivolgersi al motore di ricerca o al Garante della Privacy. Per qualsiasi approfondimento, la GDPR è da prendere ad esempio, in quanto è la legge principale che regola questo aspetto importante di internet, oltre alla tutela dei dati personali. Il diritto all’oblio fa parte dell’articolo 17 del Regolamento ed è sostanzialmente il diritto alla cancellazione di dati personali sul web. I campi di applicazione possono essere infiniti. Per procedere con la deindicizzazione di un contenuto, bisognerà in ogni caso riempire il modulo previsto dai motori di ricerca. Si sottolinea, tuttavia, che non è il motore di ricerca ad avere l’ultima parola: qualora un individuo si vedesse rigettata la richiesta di deindicizzazione, potrebbe comunque rivolgersi al Garante della Privacy, che in questo caso farà in modo di applicare la legge in ogni sua parte.

GDPR: cos’è e come interviene

Come interviene il Garante della Privacy? Il GDPR riguarda tutti noi. Il General Data Protection Regulation – abb. GDPR – è il regolamento europeo che si occupa di tutelare i cittadini e allo stesso tempo disciplina il trattamento dei dati personali da parte delle aziende, siano esse motori di ricerca, catene di negozi, Social Network. Vi sarà certamente capitato di notare, aprendo un nuovo sito, il GDPR che lo regola. Di conseguenza, ogni organizzazione presente deve documentare e allo stesso tempo monitorare tutte le attività relative ai dati personali. Quando interviene il Garante della Privacy? Nel momento in cui ci vediamo rigettata una richiesta di deindicizzazione da parte dei motori di ricerca. Mediante il Garante, infatti, possiamo appellarci al diritto all’oblio e successivamente ottenere la deindicizzazione di un URL.

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