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Disconoscere messaggi della chat di WhatsApp

In un processo, sopratutto quando si deve provare un determinato diritto o fatto, possedere una chat ha un valore incalcolabile. Infatti, se si considerano i vantaggi che può offrire, sia per le persone coinvolte nel processo che per quelle che aiutano a condurlo, è chiaro che può aiutare a migliorare la qualità e l‘efficienza del processo.  

La normativa di riferimento sul valore di prova di una conversazione WhatsApp

Per quanto riguarda l‘aspetto legale del disconoscimento dei messaggi nella chat di WhatsApp, il tema è ancora oggetto di dibattito. In alcuni paesi, come ad esempio la Germania, la cancellazione di un messaggio da parte di una persona può essere considerata una forma di falsa testimonianza. Tuttavia, in altri paesi, come gli Stati Uniti, la cancellazione di un messaggio da parte di una persona non è considerata una forma di falsa testimonianza.

La legislazione italiana prevede all’articolo 2712 del Codice Civile che le riproduzioni meccaniche, fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fonografiche e, in generale, tutte le altre rappresentazioni meccaniche di fatti reali formano una prova definitiva di tali fatti, a meno che il soggetto contro cui sono prodotte non ne disconosca la conformità. Questo significa che queste riproduzioni meccaniche possono essere utilizzate come prova legale in un tribunale, a condizione che il soggetto contro cui sono prodotte non rifiuti la loro veridicità.

Quindi, seguendo questo principio lo screenshot può essere utilizzato come forma di prova documentale in una controversia giudiziaria. Tuttavia, può essere contestato dall’avversario, il disconoscimento implica che il giudice deve valutare la fondatezza di tale contestazione, e, laddove siffatte contestazioni risultino motivate da elementi seri e concreti, lo screenshot viene considerato come una prova non valida e il giudice può prendere una decisione secondo il suo prudente apprezzamento. Al contrario, se le contestazioni non sono motivate e circostanziate, lo screenshot sarà riconosciuto come una prova «piena» e il giudice deciderà in base ad esso.

La cassazione sul valore di prova legale di un messaggio WhatsApp

L‘ordinanza della Cassazione si basa sull‘interpretazione di un caso di specie in cui un screenshot della conversazione WhatsApp è stato introdotto come prova in un procedimento giudiziario. La Cassazione ha affermato che il disconoscimento dello screenshot deve essere fondato su basi specifiche e non generiche o pretestuose, in modo da creare un dubbio sull‘attendibilità del contenuto del messaggio. Questo significa che chi nega l‘autenticità del messaggio deve fornire una prova solida e convincente, altrimenti lo screenshot può essere considerato valido come prova. Inoltre, la Cassazione ha sottolineato che l‘autenticità di uno screenshot può essere dimostrata attraverso l‘analisi dei dati in esso contenuti, come l‘ora e la data in cui è stato inviato.

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