La riforma Cartabia che ha modificato, come si dirà in seguito, il diritto odierno, è promotrice di alcune e notevoli cambiamenti del procedimento penale. La Riforma ha, tra l’altro, esteso la procedibilità di alcuni tipi di reato, i quali sono passati dall’essere procedibili d’ufficio alla procedibilità a querela.
La procedibilità di ufficio nel procedimento penale
La procedibilità di ufficio permette all’autorità giudiziaria di avviare le indagini ed il processo senza la necessità di una denuncia o di una querela da parte della parte lesa. In questo caso, l’autorità giudiziaria agisce d’ufficio, cioè per proprio iniziativa, senza che sia necessaria alcuna azione da parte della persona offesa.
Cosa si intende per procedibilità a querela di un reato
Quando si parla di procedibilità a querela di un reato non parla d’altro che dell’origine di un procedimento penale. Il procedimento penale per essere instaurato, per alcuni tipologie di reato, richiede un atto: la denuncia, in caso di procedibilità di ufficio, ovvero la querela, in caso, appunto, di procedibilità a querela. La querela secondo quanto stabilito dalla legge deve essere presentata dal soggetto che ha subito un danno o un’offesa. La querela che viene presentata all’autorità giudiziaria, deve rispettare in primo luogo delle caratteristiche, e darà avvio alle indagini che condurranno alla pronuncia di assoluzione ovvero condanna, al fine di accertare la responsabilità di colui che ha commesso il fatto criminoso.
La procedibilità a querela è prevista per alcuni reati specifici, tra cui ad esempio il furto, la truffa, la frode e così via. In questi casi, il creditore è la parte lesa ed ha il diritto di presentare una querela al fine di chiedere il risarcimento del danno subito.
La procedibilità di ufficio per alcuni tipi di reato
Giova chiarire come la procedibilità a querela non è sempre obbligatoria ai fini dell’instaurazione di un procedimento, anzi, non sono affatto pochi i casi in cui l’autorità giudiziaria può e deve avviare le indagini d’ufficio, senza che sia necessaria la denuncia o la querela da parte del soggetto leso, anche chiamato persona offesa.
Per proporre una querela e per valutare l’opportunità di instaurare un procedimento penale è sempre bene consultarsi con un avvocato esperto nel settore penale.
La riforma Cartabia sulla procedibilità a querela di alcuni reati
La Riforma Cartabia, che prende il nome dal Ministro che l’ha firmata, è stata introdotta nel 2021 con il D.Lgs. 150/2021, ed ha riformato gran parte del codice di procedura penale. La ragione pratica della sua introduzione è principalmente l’obiettivo di garantire un maggiore rispetto dei diritti dell’indagato e una maggiore efficienza del sistema giudiziario. Tuttavia, la Riforma è entrata in vigore non senza alcuni dubbi, invero, alcuni critici sostengono che la nuova procedura, soprattutto per quel che riguarda il processo penale, potrebbero rendere lo stesso più lungo e complesso, e che quindi si potrebbe avere l’effetto invero.
Non poche critiche sono state poi sollevate rispetto alla procedibilità a querela, secondo alcuni, infatti, il cambiamento della condizione di procedibilità di alcuni reati in forma non aggravata, potrebbe rappresentare un ostacolo per l’efficace lotta contro la criminalità, essendo l’instaurazione del processo penale rimesso alla proposizione da parte della persona offesa di un atto formale come quello della querela.