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Periziare l’evidenza digitale di email, messaggi e chat

Negli ultimi anni, si è posto un problema di grande rilevanza problema, vale a dire quello della valenza probatoria di messaggi, delle email e delle chat. Al momento non vi è alcuna legge o normativa di settore che disciplina queste ipotesi, tranne che per la pec, cioè la posta elettronica certificata, la quale viene equiparata ad una tradizionale raccomandata a.r. e che, per questo, risulta essere una piena prova dell’invio, del ricevimento ed anche del suo contenuto. Al momento, per quel che riguarda tutti gli altri strumenti informatici, questi appaiono essere non regolamentati e dunque non hanno una vera e propria normativa di regolamentazione. Per questo motivo, nel silenzio della legge, i giudici equiparano le email, i messaggi e le chat a semplici “riproduzioni meccaniche” come, ad esempio, le fotocopie.

 

Il valore legale di una prova

Non è infrequente credere, erroneamente, che per acquisire una prova con valore legale di una pagina sul web, ovvero di una conversazione su whatsapp etc., basti il semplice screenshot, o volgarmente la foto allo schermo del dispositivo elettronico che attesta il reato commesso o l’illecito da parte di un soggetto.

Tuttavia, portare in sede giudiziale un solo screenshot che sia in formato pdf. o jpeg., non ha alcun valore legale. Questo perché, dice il codice civile in materia probatoria, non è possibile garantire l’origine del documento e dunque la controparte può disconoscerne la validità sulla base del principio di cui all’art. 2712 del codice di rito. Per saperne di più sulla copia autentica di pagine web si consiglia di approfondire con questo articolo.

Lo screenshot o un sms possono avere valore legale?

Per poter rendere agevole il contenuto dell’articolo poniamo un esempio, in una conversazione un collega abbia ammesso di averci dato la responsabilità di un fatto considerato illecito, o che comunque influisca negativamente sulla nostra vita lavorativa, perché costretto da cause di forza maggiore: come ad esempio il datore di lavoro lo ha costretto etc.

In questo citato caso lo screen della conversazione fa prova legale in giudizio? Orbene, uno screenshot non può avere valore legale per questo motivo: l’immagine acquisita con uno screen dello schermo del dispositivo di solito viene salvata in un formato jpeg o pdf., questa viene anche definita immagina statica. Le immagini statiche hanno la caratteristica, non sempre positiva, di poter essere modificate, attraverso un software di fotoritocco, in poche parole esiste la possibilità di corrompere uno screenshot.  Un modo però per dare valore legale ad uno screenshot è quello di far intervenire un notaio, il quale in qualità di pubblico ufficiale ha l’autorità di autenticare lo scritto o anche lo screenshot. Il notaio, dunque, verificherà la corrispondenza tra la stampa della videata e il video del dispositivo da cui è stato acquisita. Questo metodologia, chiamare un notaio per certificare lo screen o la mail, è molto dispendioso, per questo si consiglia di affidarsi a professionisti del settore, che saranno in grado di verificare ed accertare che la provenienza dello screenshot ed allo stesso modo della certificazione notarile, saranno in grado di far assumere al documento valore legale probatorio.

Per questo tipo di operazione è bene affidarsi sempre a professionisti, per questo consigliamo di contattare Cyberlex, la quale si occupa della tutela dei diritti della persona su Internet.

 

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