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Profili falsi, come segnalare correttamente a Facebook e Instagram il furto d’identità

Con l’avvento delle nuove tecnologie, è diventato molto più frequente di quanto si immagina il c.d. furto di identità che avviene attraverso la presa fraudolenta di un account social, come ad esempio Facebook, Instagram, Twitter e così via.  Questa apprensione può originare anche dal movente principale rispetto al quale il malintenzionato voglia commettere reati utilizzando il nome di qualcun altro.  Ad ogni modo, prima di continuare la disamina è bene ricordare che nel caso in cui si è vittime di un tentativo di furto di dati sensibili o più in generale di identità è sempre bene rivolgersi ad un legale esperto in materia.

Cosa costituisce reato ai sensi del codice penale?

Il reato che viene più commesso utilizzando un profilo fake è lo stalking ai sensi del nuovo art. 612 bis c.p., per cui il reo perseguita la vittima, anche per via telematica e social, tanto da farle ingenerare non solo un fondato timore per la propria incolumità ma anche di farle cambiare il proprio stile di vita. Ancora a norma dell’art. 494 c.p. altro reato che può essere configurato con la presa fraduolenta di dati sensibili e di un account è quello, chiaramente, della sostituzione di persona, al fine di commettere truffe online. In questo caso il profilo non è falso ma si riferisce ad una persona diversa ancorchè esistente rispetto a quella che effettivamente si cela dietro al contatto.

Usare un nickname non è reato

A questo punto appare utile chiarire che non costituisce reato, usare un nickname totalmente inventato. In questo senso, la sostituzione di persona è inscindibilmente connessa al fatto che la realizzazione di un profilo fake potrebbe comportare un trattamento illecito di dati personali altrui, ad esempio foto, nome, ed altri; nel caso di specie, il titolare dei dati personali a cui è stata rubata l’identità ha una serie di diritti non solo nei confronti di chi ha creato il fake, ma anche in capo alla società gestore della piattaforma social. Ancora, non meno importante il reato di diffamazione aggravata, che spesso viene effettuato tramite l’ausilio di profili falsi sui social, creati appositamente per denigrare nonché diffamare la vittima.

Cosa fare nei casi di furto di identità

Come detto in precedenza, la prima cosa da fare è chiamare un Legale e spiegare a questo la vicenda occorsa. Altresì, è possibile segnalare allo stesso social network l’account. Ad esempio si prenda in considerazione Instagram, il quale permette di compilare un apposito modulo al fine di segnalare al team del social il comportamento. Al fine di avere una segnalazione completa è bene rispondere a tutti i campi ed inserire tutte le informazioni che vengono richieste, tra cui URL del profilo da segnalare, l’identità propria o della persona che si ritiene essere stata rubata e così via.

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