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Qual è il valore legale di una PEC inviata ad una mail normale?

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Nell’epoca digitale in cui viviamo, la comunicazione via e-mail è diventata un elemento essenziale nello svolgimento della nostra vita e delle azioni quotidiane. Tuttavia, l’invio di informazioni sensibili tramite canali non sicuri può comportare rischi significativi, o anche, l’invio non certificato di comunicazioni, anche dal valore legale, può significare un dispendio di tempo per le attività di alcuni professionisti. È qui che entra in gioco l’Indirizzo di Posta Elettronica Certificata in acronimo PEC.

Cos’è un Indirizzo di Posta Elettronica Certificata

In primo luogo chiariamo subito che un indirizzo di posta elettronica certificata, da questo momento in poi in acronimo PEC, non è altro che un servizio di posta elettronica che offre un livello di sicurezza e autenticità superiore rispetto alle normali email. È un sistema di comunicazione che permette agli utenti di inviare messaggi con valore legale equivalente a una raccomandata con ricevuta di ritorno.

La PEC è regolamentata da una particolare disciplina di legge, ormai predisposta anche all’interno dei codici di rito di procedura penale e civile, e garantisce la trasmissione sicura e tracciabile dei documenti e delle comunicazioni. A questo proposito è bene chiarire che l’indirizzo di posta elettronica certificata funziona attraverso un processo di crittografia elettronica che conferisce autenticità, integrità ma anche una tracciabilità sicura ai messaggi inviati.

Al fine di ottenere un indirizzo di PEC, è necessario rivolgersi a un fornitore di servizi di posta certificata autorizzata che fornirà un certificato digitale univoco associato all’indirizzo email, si prenda d’esempio il fornitore Aruba.

Come funziona la PEC?

Quando viene inviata una PEC, il messaggio viene criptato digitalmente utilizzando il certificato associato all’indirizzo di posta elettronica. Il mittente riceve una ricevuta di invio che attesta l’avvenuta consegna del messaggio al server della PEC. Allo stesso tempo, il server della PEC genera una ricevuta di accettazione con valore legale che certifica l’integrità del messaggio, l’identità del mittente e l’orario di invio.

Invero, è bene chiarire anche quali sono i vantaggi dell’indirizzo di posta Elettronica certificata: in primo luogo l’utilizzo di un indirizzo PEC offre garantisce la sicurezza delle comunicazioni, proteggendo i messaggi da accessi non autorizzati e manipolazioni. Inoltre, l’indirizzo di PEC assicura l’autenticità del mittente, poiché è associato a un certificato digitale che viene verificato durante l’invio e la ricezione dei messaggi.

Un altro vantaggio significativo è la tracciabilità delle comunicazioni, infatti quando una PEC viene inviata vengono inoltrati all’indirizzo PEC del mittente i certificati della accettazione e della avvenuta consegna, i quali si assumono come certa per provare la ricezione di un determinato documento in un probabile giudizio.

Il valore legale di una PEC inviata ad un normale indirizzo di Posta elettronica ordinaria (PEO)

A questo proposito, può sorgere, così come è sorta, la domanda se una PEC inoltrata a un indirizzo email normale conservati lo stesso valore legale. In questo articolo, esploreremo il concetto della PEC inoltrata e valuteremo i suoi vantaggi e limiti rispetto all’invio diretto a un indirizzo email normale. Come specificato nel paragrafo precedente, mentre con lo scambio di due indirizzi PEC il mittente originale riceve una ricevuta di invio che attesta l’avvenuta consegna al server della comunicazione, l’inoltro a un indirizzo email normale, c.d. posta elettronica ordinaria, o in acronimo PEO, può annullare o non garantire questa ricevuta.

Inoltre, la PEC inoltrata potrebbe non mantenere la firma digitale e il certificato associati all’indirizzo di posta elettronica originale, compromettendo l’autenticità del messaggio. C’è da dire che nonostante le limitazioni appena dedotte, la PEC inoltrata a un indirizzo email normale può comunque offrire alcuni vantaggi rispetto alla semplice email. Ad esempio, l’uso della PEC può dimostrare l’intento del mittente di inviare un messaggio ufficiale o legale. Se il mittente può dimostrare che il messaggio è stato inviato tramite PEC, potrebbe essere possibile sostenere che il destinatario abbia avuto accesso alle informazioni contenute nel messaggio.

Per di più, l’inoltro di una PEC può fornire un tracciamento parziale della comunicazione. Anche se la ricevuta di invio originale potrebbe non essere disponibile, è possibile ottenere una prova di invio o una traccia dell’orario di invio dal server della PEC. In conclusione è sempre meglio, laddove si voglia provare l’inoltro di una determinata comunicazione, reperire l’indirizzo PEC del destinatario, così da evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.

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