Come accade nel mondo reale, anche in quello virtuale c’è sempre qualche malintenzionato deciso a scavalcare con mezzi fuori dal consentito i concorrenti per avvantaggiarsi sul mercato. Non è infatti raro ricevere una email che vi invita a cedere i vostri dati bancari. Un programma installato sul vostro computer senza il vostro consenso. I link pubblicitari che invadono i commenti del vostro ottimo sito. La buona notizia è che Google offre la possibilità di segnalarli. Nell’ambito del web, le tecniche che andremo ad esaminare hanno lo scopo di favorire il posizionamento di un sito ai primi posti delle SERP di Google (ovvero delle pagine dei risultati di ricerca) senza ricorrere ai mezzi SEO leciti, ma cercando scorciatoie che rendono agli utenti difficile o infruttuosa la ricerca, danneggiando i siti corretti. Alcune pagine possono perfino essere create allo scopo preciso di danneggiare l’utente, sottraendogli dati personali sensibili o cercando di infiltrarsi in maniera non autorizzata nel suo computer.
Conoscere e riconoscere i comportamenti scorretti
Google offre la possibilità di segnalare sette tipi di pratiche non consentite, che possono includere al loro interno altre tecniche illecite:
- Spam. Svariati sono i modi utilizzati per pubblicizzare su siti e pagine web determinati link con mezzi invasivi per l’utente e non consentiti da Google.
- Malware. Si tratta di applicazioni e software studiati per danneggiare l’utente installando virus o programmi indesiderati nel suo sistema operativo.
- Phishing. È la tecnica ormai ben nota di richiedere dati sensibili imitando un sito celebre e affidabile.
- Link a pagamento. Esistono intere reti o schemi di link creati ed acquistati ad hoc per aumentare il posizionamento di un sito nelle SERP.
- Violazione del copyright.
- Appropriazione di dati personali e loro rilascio dietro pagamento.
- Promozione di contenuti dannosi. Questi possono includere materiale pornografico o sessualmente esplicito, scene esplicite di violenza e materiale d’incitamento all’odio.
Presentare a Google la propria segnalazione
Nei primi quattro casi la segnalazione potrà essere inoltrata recandosi su un’unica pagina del sito Google Search Central, la piattaforma messa a disposizione da Google per i webmaster, i proprietari di un sito web. È possibile comunque accedervi se si è in possesso di un account Google. Dopo aver effettuato l’accesso, basta cercare la pagina Segnalare spam, link a pagamento o malware. Sotto ognuno dei casi elencati è presente un link: cliccando su di esso comparirà il relativo modulo da compilare e inviare. Nei casi restanti è invece necessario chiedere l’eliminazione dei contenuti direttamente al webmaster del sito su cui compaiono. Se ciò non si verificherà potrete effettuare una segnalazione alla pagina Richiedere la rimozione di informazioni personali su Google presente nel centro assistenza della Guida di Ricerca Google. La procedura è guidata attraverso domande specifiche per permettervi di descrivere nel modo più accurato la violazione subita. Nel caso di violazione del copyright dovrete invece compilare l’apposito Modulo dello strumento per la risoluzione dei problemi legali che si servirà di un’uguale procedura guidata.