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Cosa fare in caso di mancata consegna di una PEC

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La sicurezza delle comunicazioni via email risulta essere fondamentale per le aziende e gli individui, professionisti, che devono scambiare, per lavoro, informazioni sensibili o confidenziali. La PEC è stata introdotta proprio per rispondere a queste preoccupazioni, fornendo un mezzo di comunicazione sicuro ed affidabile. Con la posta elettronica certificata, ogni messaggio viene crittografato e inviato attraverso un canale sicuro, garantendo che solo il destinatario previsto possa accedere al contenuto del messaggio. Inoltre, la PEC utilizza certificati digitali per autenticare l’identità del mittente e del destinatario, riducendo il rischio di frodi o falsificazioni.

Il valore legale ed i vantaggi della Posta Elettronica Certificata

Un altro aspetto cruciale dell’importanza della Posta Elettronica Certificata è il valore legale di una PEC. In molti paesi, la posta elettronica certificata è riconosciuta come prova legale dell’invio e della ricezione di un messaggio. Ciò significa che in caso di controversie o contestazioni, la PEC può essere presentata come prova in tribunale, dando validità giuridica alle comunicazioni effettuate tramite questo mezzo.

Invero, a proposito molte aziende, specialmente quelle attive in settori altamente regolamentati come il settore sanitario, finanziario o legale, sono tenute a rispettare rigide normative sulla privacy e la sicurezza dei dati. L’utilizzo della PEC aiuta queste organizzazioni a conformarsi a queste normative, garantendo che le comunicazioni siano protette e tracciate adeguatamente.

Un altro vantaggio della PEC è la capacità di archiviare e tracciare le comunicazioni effettuate tramite questo mezzo. I messaggi PEC vengono conservati in modo sicuro e possono essere facilmente recuperati in caso di necessità. Questo è particolarmente utile per dimostrare l’invio o la ricezione di documenti importanti o comunicazioni contrattuali.

Il funzionamento della PEC in breve

Uno degli elementi chiave del funzionamento della PEC è l’uso di certificati digitali e firme elettroniche. I certificati digitali sono dei “documenti elettronici” rilasciati da un’autorità di certificazione che verifica l’identità del mittente e del destinatario di un messaggio PEC. Le firme elettroniche, generate utilizzando i certificati digitali, forniscono l’integrità del messaggio, confermando che il contenuto non è stato alterato durante il trasferimento.

Cosa accade se una PEC non viene consegnata perchè la casella del destinatario è piena?

Anche la Cassazione si è espressa in merito al quesito riportato nel titolo del paragrafo. Dunque, la Suprema Corte, tramite l’ordinanza 2755/2020, ha fornito diverse interpretazioni in un caso di ricorso notificato tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), accettato dal sistema ma non consegnato a causa della casella di destinazione piena.

Le tre possibilità prospettate dalla Cassazione sono le seguenti:

La notificazione non è perfezionata. se il primo tentativo di notifica non va a buon fine, è obbligo del notificante procedere nuovamente secondo quanto stabilito negli articoli 137 e seguenti del c.p.c. Il secondo tentativo deve essere eseguito entro un tempo ragionevole, nel rispetto del principio della ragionevole durata del processo.

La notificazione è perfezionata. la mancata consegna della PEC è attribuita al titolare della casella mail, tuttavia, la consegna è considerata valida poiché il messaggio è entrato nella casella. Ciò perché il titolare di una casella mail PEC ha l’obbligo non solo di leggere i messaggi ricevuti, ma anche di mantenere la casella funzionante. Lasciare la casella piena può essere interpretata come una volontà del titolare di non ricevere notifiche tramite PEC, analogamente a quanto indicato nell’articolo 138 comma 2 del codice di procedura civile c.p.c.

La notifica non è stata eseguita correttamente, e il giudice ha la facoltà di ordinare una nuova notifica, garantendo al contempo il rispetto del principio di ragionevole durata del processo.

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