Diritto all’oblio internet, il modulo Microsoft Bing

Con l’avvento della tecnologia, l’accumulo di dati personali sul web è diventato un fenomeno sempre più diffuso. Ogni giorno, miliardi di persone scambiano informazioni tra di loro attraverso i social media, forum, blog e altre piattaforme online. Questo flusso incessante di dati ha portato alla creazione di un vasto e ricco archivio digitale, che risulta consultabile in qualsiasi momento dai motori di ricerca e con una velocità sorprendente.

Tuttavia, questo accesso illimitato alle informazioni personali ha anche sollevato importanti questioni riguardanti la privacy e la protezione dei dati. In risposta a queste preoccupazioni, il concetto di “diritto all’oblio internet” è emerso nell’ultimo decennio, a partire dalla sua origine nel 2014, quale importante argomento di discussione nel campo della protezione dei dati personali.

Il diritto all’oblio nel panorama eurounitario in breve

Il diritto all’oblio, dunque, per concettualizzare l’istituto di cui si sta parlando, non è altro che un concetto legale il quale ha la facoltà di garantire a un individuo il potere di richiedere la cancellazione o la rimozione dei propri dati personali dai motori di ricerca e da altre fonti online, che creano un pregiudizio, a certe condizioni, alla reputazione online dei soggetti richiedenti.

Questo diritto, se è vero che nasce nel 2014 con la pronuncia della Corte di giustizia europea c.d.d sentenza Costeja, viene, d’altra parte, anche sancito da una normativa, che è il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati personali, anche detto GDPR, entrato in vigore nel 2018 e si applica a tutte le aziende che trattano dati personali di cittadini europei.

L’importanza di cancellare i propri dati dal web

L’obiettivo principale del diritto all’oblio è consentire alle persone di controllare le informazioni che vengono mostrate su di loro nel contesto di una ricerca online e arrivare a eliminare notizie dal web. Quando una richiesta di cancellazione viene accettata, i motori di ricerca devono rimuovere i link ai dati personali ritenuti obsoleti, irrilevanti o non più pertinenti, a meno che non sussistano valide ragioni per la loro conservazione, come per esempio, per fini storici, statistici o di interesse pubblico.

E, dunqu,e si comprende come la protezione della privacy appare essere più che fondamentale per la tutela dei diritti umani e della dignità delle persone. L’accumulo e la diffusione incontrollata di informazioni personali possono avere gravi conseguenze per la vita delle persone coinvolte. I dati sensibili che finiscono nelle mani sbagliate possono essere utilizzati per scopi di stalking, furto d’identità, discriminazione o diffamazione.

Inoltre, l’esposizione pubblica di informazioni personali può avere un impatto negativo sulla vita professionale e sociale degli individui, danneggiando la loro reputazione e il loro benessere emotivo. In questo contesto, il diritto all’oblio assume un ruolo cruciale nel consentire alle persone di preservare la propria identità e la propria autodeterminazione online.

Senza questa protezione, le persone potrebbero essere costrette a subire per sempre le conseguenze di errori passati, scelte imbarazzanti o eventi traumatici che hanno lasciato il segno nel mondo digitale. La possibilità di cancellare o aggiornare i dati personali aiuta a garantire una seconda possibilità ea consentire agli individui di andare avanti senza il peso del passato.

Cancellare i dati personali da Microsoft attraverso l’utilizzo del modulo di Bing

Bing, il motore di ricerca di Microsoft, ha una politica di rispetto per la privacy e l’obbligo di seguire le normative in materia di protezione dei dati proprio come Google. A questo link è possibile trovare il modulo di rimozione dei contenuti da Bing. In primo luogo è necessario scrivere i propri dati personali, quali dati anagrafici ed email.

A questo punto, è necessario specificare il motivo della richiesta, spiegando brevemente perché si vogliono eliminare quei particolari dati personali, ad esempio “protezione della privacy” o “dati obsoleti” e così via. Ancora, è necessario operare offire una descrizione completa e dettagliata del motivo per cui si desidera richiedere la cancellazione dei dati personali dal motore di ricerca Bing.

Ad esempio, fornire dettagli sul contenuto specifico o sui link che si desidera siano rimossi dai risultati di ricerca di Bing. Non si dimentichi che potrebbe essere opportuno fornire eventuali informazioni aggiuntive che potrebbero aiutare Bing a individuare i dati personali in questione, come URL specifici o parole chiave. Non deve mancare la casella dove si concede il consenso a Bing per il trattamento dei dati personali forniti ai fini di valutazione della richiesta.

La richiesta sarà valutata da Bing in conformità con la normativa europea sulla protezione dei dati e nel rispetto degli interessi pubblici, della libera manifestazione del pensiero e dell’accesso alla libera informazione. L’invio della richiesta, tuttavia, non garantisce necessariamente che il risultato di ricerca in questione verrà rimosso.