Agenzia delle entrare: ricorso alla cartella esattoriale
19 Gennaio 2023
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L’Agenzia delle Entrate è l’ente statale incaricato di gestire la riscossione delle tasse e delle imposte in Italia. Nel caso in cui un contribuente non paghi le tasse dovute, l’Agenzia delle Entrate può ricorrere alla cartella esattoriale per recuperare i soldi dovuti. La cartella esattoriale è un atto formale con cui l’Agenzia delle Entrate richiede al contribuente il pagamento delle tasse dovute. In essa vengono indicati l’importo da pagare, la scadenza per il pagamento e le eventuali sanzioni e interessi applicati. Il contribuente in questo modo ha la possibilità di pagare la cartella esatta entro 60 giorni dalla ricezione dell’atto, oppure può presentare ricorso contro la cartella esatta dovuta, se ritiene che ci siano errori o irregolarità nell’accertamento della tassa dovuta. Nel caso in cui vi sia un mancato pagamento della cartella esattoriale, l’Agenzia delle Entrate può avviare alcune azioni esecutive al fine di recuperare il credito che gli è dovuto, in questo caso si tenga presente l’azione di pignoramento dei beni del soggetto che grava nella posizione di debitore, oppure, anche, l’iscrizione di ipoteca sulla casa. Per evitare di arrivare alla cartella esattoriale, è quindi molto importante che i contributi siano sempre informati sui propri obblighi fiscali e che paghino tempestivamente le tasse dovute. In caso di dubbi o incertezze, è possibile rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per chiedere chiarimenti o aiuto nella compilazione dei moduli fiscali.
Come fare ricorso alla Cartella esattoriale della Agenzia delle entrate?
Il ricorso alla cartella esattoriale può essere presentato tramite un avvocato, il quale può aiutare il contribuente a valutare se ci sono errori o irregolarità nell’accertamento della tassa dovuta ea redigere il ricorso da presentare all’Agenzia delle Entrate.
Quando deve essere presentato il ricorso alla Agenzia delle Entrate
Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla ricezione della cartella esattoriale e deve indicare le ragioni per cui si contesta l’accertamento della tassa dovuta. È possibile presentare ricorso contro la cartella esattoriale per contestare l’importo dovuto, la scadenza per il pagamento, le sanzioni e gli interessi applicati. Una volta presentato il ricorso presso lo sportello ovvero anche online, l’Agenzia delle Entrate ha 90 giorni di tempo per esaminare il ricorso e decidere se accoglierlo o respingerlo. Laddove il ricorso viene accettato, l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di annullare o modificare la cartella esattoriale. In caso contrario, il contribuente può fare appello al giudice tributario.
Cose importanti da conoscere quando si vuole fare ricorso contro una cartella esattoriale
È molto importante avere sempre a mente alcune piccole informazioni da cui può derivare l’accoglimento o anche il rigetto del ricorso presentato. Appare utile chiarire che che la presentazione del ricorso non sospende l’esecuzione della cartella esattoriale, quindi il contributo dovrà continuare a pagare le tasse dovute fino a quando il ricorso non sarà inserito e deciso. Allo stato, come si è visto, ma anche in generale, l’assistenza di un avvocato esperto in materia tributaria può essere molto utile nella presentazione del ricorso alla cartella esattoriale all’Agenzia delle Entrate poiché può di certo aiutare il contribuente a valutare le proprie possibilità di successo ed anche, soprattutto, a redigere il ricorso in modo più efficace.