Diritto all’Oblio e Deindicizzazione: Come Funziona?
20 Settembre 2021
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Il diritto all’oblio e deindicizzazione. Due concetti correlati e molto importanti. Sostanzialmente, quando utilizziamo delle query per ricercare delle informazioni, i motori di ricerca come Google ci mostrano dei risultati ben precisi. Nel momento in cui si rimuove un contenuto, ovviamente la pagina non sarà più accessibile mediante i motori di ricerca e avverrà la deindicizzazione. Ci sono dei motivi specifici per cui si fa riferimento al diritto all’oblio? Assolutamente sì. Nel momento in cui Google rigetta per esempio una decisione e non si è d’accordo con lui, secondo le FAQ disposte da Google in materia di trasparenza è possibile rivolgersi a una autorità locale, per richiedere la protezione dei dati. Si fa riferimento anche al Garante della Privacy.
Come Esercitare il Diritto all’Oblio
Nel momento in cui un privato cittadino o un’azienda chiede a Google di rimuovere un contenuto e la richiesta viene accettata, il motore di ricerca procede con la sua cancellazione dal web e successivamente informa il webmaster del sito. In alcuni casi, comunque, i webmaster possono appellarsi alla notifica di rimozione sfruttando il pannello di controllo della Search Console: si chiede di riesaminare a tutti gli effetti la decisione presa da Google. Che cosa ci dice la normativa sul diritto all’oblio? Sostanzialmente, la legge europea della privacy tutela i cittadini: i dati sensibili vanno rimossi, così come informazioni relative allo stato di salute di un individuo, il suo orientamento sessuale, la religione o affiliazione politica. Vengono reputate informazioni sensibili anche contenuti relativi alla razza, soprattutto ingiuriosi. In genere, comunque, si è propensi a eliminare dal web anche alcune notizie di cronaca, quando c’è assoluzione per reato, proscioglimento o condanne scontate. La decisione di Google può essere influenzata da alcuni fattori: per esempio, un URL duplicato o un motivo tecnico, che può essere un URL non accessibile o che rimanda all’errore 404. Tuttavia, il fattore che più pesa sulla decisione di non rimuovere un dato o notizia è l’interesse pubblico, altresì noto come diritto di informazione o cronaca.
Ci si può appellare al Garante per la Privacy?
Se la richiesta è stata rigettata da Google, è possibile appellarsi al Garante per la Privacy? In effetti, c’è da considerare che è sempre possibile richiedere un’ulteriore verifica. La legge della privacy interviene in merito, garantendo che la legge venga sempre rispettata.