Quando Google cancella definitivamente un contenuto da internet
26 Settembre 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Nell’era digitale, le informazioni possono diffondersi rapidamente e persistere online per un tempo indefinito. Questa realtà ha portato all’emergere di una discussione importante riguardo al diritto di cancellare una notizia o informazione da Internet. Tuttavia, è essenziale comprendere la differenza tra quando Google cancella definitivamente un contenuto da Internet e quando avviene le deindicizzazione. Infatti, queste due azioni affrontano la questione in modi diversi.
Il diritto alla privacy e la persistenza delle informazioni online
L’esplosione di Internet e dei motori di ricerca ha reso le informazioni personali più accessibili che mai. Questa accessibilità ha sollevato preoccupazioni sulla privacy e sulla reputazione delle persone, poiché informazioni obsolete, fuorvianti o dannose possono rimanere online per anni dopo che l’evento o il fatto a cui si riferiscono è stato risolto o superato. Questa è la ragione per cui il diritto di cancellare o rimuovere informazioni da Internet è diventato un argomento così rilevante, che oggi prende il nome di diritto all’oblio.
Cancellare notizie da Internet è una procedura diretta e implica la rimozione definitiva di una determinata informazione o contenuto da una pagina web o da una piattaforma online. Questo processo può essere avviato da vari attori, tra cui la persona interessata, l’amministratore del sito web o il provider di servizi Internet. Ma come togliere notizie da internet?
Le ragioni per cui qualcuno potrebbe richiedere la cancellazione di informazioni possono variare. Ad esempio, una persona potrebbe desiderare che informazioni personali sensibili siano rimosse da un sito web o un database per motivi di privacy. In alcuni casi, la richiesta di cancellazione potrebbe essere basata su leggi specifiche sulla protezione dei dati o sulla privacy.
È importante notare che la rimozione delle notizie dal web, dunque il diritto all’oblio, è un processo selettivo. Significa che specifiche informazioni o contenuti vengono eliminati, e questo può variare da un sito web all’altro. Inoltre, la cancellazione potrebbe non essere effettuata immediatamente, e potrebbe essere necessario del tempo prima che i cambiamenti diventino visibili.
La differenza con la deindicizzazione
La deindicizzazione, d’altra parte, riguarda il processo di limitazione della visibilità di un determinato contenuto o informazione all’interno dei risultati di ricerca dei motori di ricerca. In altre parole, quando un contenuto viene deindicizzato, esso non compare più tra i risultati di ricerca quando si effettua una ricerca su Internet utilizzando parole chiave o frasi correlate. La deindicizzazione è una misura più indiretta rispetto alla cancellazione.
Invece di rimuovere fisicamente il contenuto dalla rete, si limita la sua accessibilità attraverso i motori di ricerca. Questo significa che il contenuto può ancora essere presente online, ma sarà più difficile da trovare, poiché non comparirà nei risultati di ricerca. La deindicizzazione è spesso utilizzata per equilibrare il diritto alla privacy con il diritto alla libertà di espressione e all’accesso all’informazione. Ad esempio, se una notizia contiene informazioni personali sensibili o fuorvianti ma è di interesse pubblico legittimo, la deindicizzazione potrebbe essere preferibile alla cancellazione completa.
Google ADS e le politiche di pubblicità: casi di rimozione di annunci controversi
Nel febbraio 2003, Google ha smesso di mostrare annunci pubblicitari di un’organizzazione no-profit chiamata Oceana. Questa organizzazione stava protestando contro come venivano gestite le acque reflue da navi da crociera importanti. Google ha detto che non mostra pubblicità se queste vanno contro altre persone, gruppi o organizzazioni, secondo le sue regole.
Nell’aprile 2014, Google ha permesso agli annunci di un gruppo di lobby a favore dell’aborto chiamato NARAL, ma ha rimosso gli annunci di alcuni centri di aiuto alla gravidanza che erano contro l’aborto in casi di crisi. Hanno fatto ciò dopo che NARAL ha trovato prove che questi annunci stavano ingannando le persone. Google ha detto che hanno seguito le loro regole aziendali quando hanno fatto questa decisione.
Nel settembre 2018, Google ha cancellato un annuncio a pagamento su YouTube. Questo annuncio invitava le persone in Russia a partecipare a una protesta il 9 settembre. Le autorità russe avevano chiesto a Google di rimuovere l’annuncio perché pensavano che violasse le leggi elettorali, che richiedevano un periodo di “silenzio” prima delle elezioni. Stranamente, l’annuncio è stato bloccato anche in regioni dove non c’erano elezioni il 9 settembre e dove le proteste erano state autorizzate.
Le modifiche e le censure delle immagini di Google Maps e Street View per la privacy e la sicurezza
Nel marzo 2007, Google ha sostituito le immagini satellitari a bassa risoluzione su Google Maps che mostravano i danni causati dall’uragano Katrina in Louisiana con immagini a risoluzione più alta risalenti al periodo precedente alla tempesta. Tuttavia, le immagini originali erano ancora disponibili in formato KML su Google Earth o Google Maps.
Nel marzo 2008, Google ha rimosso Street View e le immagini a 360º delle basi militari su richiesta del Pentagono. Per proteggere la privacy e l’anonimato delle persone, Google ha offuscato selettivamente le fotografie che mostravano targhe di automobili e volti in Google Street View. Gli utenti hanno la possibilità di richiedere ulteriori sfocature delle immagini che li ritraggono, la loro famiglia, la loro auto o la loro casa.
Inoltre, gli internauti possono richiedere la rimozione di immagini che contengono “contenuti inappropriati”, come violazioni della proprietà intellettuale, contenuti sessualmente espliciti, illegali, pericolosi o violenti, pericolo per i bambini, incitamento all’odio, molestie e minacce, o informazioni personali o riservate. In alcuni paesi, come la Germania, Google modifica le immagini di edifici specifici. Negli Stati Uniti, Google Street View modifica o omette alcune immagini ritenute di interesse per la sicurezza nazionale dal governo federale.
