Diritto all’oblio, quali sono i parametri decisionali di Google
16 Marzo 2022
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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A partire dal 2016 ed ai sensi della legislazione europea del GDPR, è possibile rimuovere contenuti da un sito web per tutelare la reputazione online relativamente a link lesivi in relazione ad un soggetto determinato o determinabile. Le motivazioni che spingono un soggetto a voler rimuovere link o notizie dal web sono molteplici, non vo è stato consenso per la pubblicazione di un contenuto che poi risulta essere lesivo, la notizia non presenta più i caratteri dell’interesse pubblico nonché storiografico, la notizia risulta pregiudizievole in seno alla reputazione web dell’interessato ovvero non veritiera; questi solo alcune delle motivazioni che possono essere addotte alla base di una richiesta di rimozione di notizie sul web.
Per ragioni di privacy, la legislazione europea impone che sia lecito avere il diritto di richiedere la rimozione di determinate informazioni personali che ci riguardano, ed allo stesso modo che le nostre informazioni personali non siano più connesse rispetto ad un particolare fatto storico, questo fenomeno prende il nome di diritto all’oblio. Il diritto all’oblio, viene introdotto nell’art. 17 del GDPR a seguito della pronuncia Costeja, caposaldo dell’istituto appena menzionato.
Chi può presentare una richiesta di rimozione?
Le norme, dunque, prevedono che la richiesta di rimozione possano farle le persone fisiche ed i privati ma non le aziende e le altre persone giuridiche, che solitamente non dispongono dei diritti per la rimozione di contenuti relativi alle informazioni personali rispetto al nome dell’azienda. Google ha fatto chiarito che la maggior parte delle richieste proviene direttamente dalla persona interessata, anche se comunque vi è la possibilità di presentare una richiesta di rimozione dei dati per conto di altri, a patto che si possa confermare di essere legalmente autorizzati ad inoltrarla.
Inviare una richiesta a Google per la rimozione dei contenuti personali lesivi
La richiesta può essere inviata tramite un modulo web che lo stesso Google mette a disposizione, e deve contenere i seguenti dati, che qui si riportano brevemente:
-URL specifico o gli URL specifici in cui si trovano i contenuti di cui si desidera la rimozione;
– una descrizione di come i contenuti sono correlati all’utente ed i motivi per cui Google dovrebbe procedere alla rimozione dai risultati di ricerca di Google;
– la query di ricerca per la quale l’utente richiede la rimozione dei contenuti,
– un indirizzo email al quale è possibile contattare l’utente.
Qual è il processo decisionale di Google per la rimozione di notizie dal web
Ebbene, bisogna specificare che il Team di Google, esaminerà manualmente la richiesta pervenuta dall’utente. Il team di Google nel decidere se rimuovere un contenuto lesivo o meno per l’interessato, deciderà attraverso una analisi se e come le informazioni potrebbero essere di interesse pubblico e determinerà i dati in base ai diritti dell’utente nel rispetto anche del GDPR. Si rileva come le informazioni devono comunque essere bilanciate rispetto ad altri tipi di interesse, come quello storiografico e l’interesse pubblico, il quale consiste in una limitazione alla cancellazione dei contenuti dal web.
Uno sguardo alla funzione ed al ruolo dell’interessato nella vita pubblica a seguito di richiesta di rimozione di notizie
Google dunque esamina in base al ruolo del soggetto che ha richiesto la rimozione: la valenza che lo stesso ha nella vita pubblica della comunità. Le figure pubbliche, secondo quanto stabilito da Google, sono persone fisiche quali politici, celebrità, dirigenti aziendali o autorità religiose che, a causa del proprio lavoro, hanno una posizione sociale, una funzione o degli impegni specifici che si traducono in un’influenza sulla società tramite tale posizione. Ebbene, anche dopo che un soggetto smette di rivestire quello specifico ruolo pubblico, l’interesse pubblico relativo a quella persona potrebbe non scemare, dipendendo dal livello del ruolo rivestito in precedenza, da quello che riveste al momento della richiesta ed infine dalla quantità di tempo trascorso in quella posizione.